COS’E’?
La categoria dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento viene convenzionalmente identificata con l’acronimo DSA.
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica.
Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica:
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La dislessia è un disturbo che coinvolge gli aspetti decifrativi dei segni linguistici nelle componenti di correttezza e la velocità di lettura. A scuola, i bambini possono avere una mancanza di interesse nelle lettere e parole, hanno problemi con la lettura e l’ortografia, mettono le lettere e le cifre nel modo sbagliato, possono essere lenti nello scrivere e hanno scarsa concentrazione. Questi problemi persistono con la crescita, con difficoltà nella lettura, scrittura e abilità ortografiche che possono creare difficoltà e differenti disagi.
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La disgrafia è un disturbo che si manifesta con prestazioni grafiche scarse e scorrette. La disortografia è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà di transcodifica linguistica.
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La discalculia è un disturbo che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.
Frequentemente questi disturbi possono coesistere o essere presenti separatamente.
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati.
Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il bambino/ragazzo può raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. E’ da notare, inoltre (e ciò non è affatto irrilevante per la didattica), che gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.
COSA OFFRIAMO
Lo studio di consulenza pedagogica offre come primo passo la possibilità di effettuare una diagnosi specialistica tramite un’équipe multidisciplinare denominata accreditata dalla regione Lombardia (equipe num 112)
Lo scopo del trattamento include diversi aspetti quali:
1- favorire la migliore evoluzione delle competenze nonostante la presenza di uno specifico deficit
2-fornire strumenti e strategie per poter apprendere attraverso “strade alternative”
3-“gestire” nel modo migliore la situazione di difficoltà
4- evitare che si sviluppino altre forme di disagio sul piano emotivo-motivazionale e/o relazionale.
Per tal ragione proponiamo:
Interventi individuali
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intervento psico-pedagogico;
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assistenza compiti (tutoraggio) e training sul metodo di studio.
Intervento familiare
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training formativo genitoriale per la gestione delle difficoltà quotidiane;
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mediazione e consulenza per favorire la comunicazione scuola-famiglia.
Interventi in ambito scolastico
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consulenza scolastica specialistica;
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formazione agli insegnanti.
Quindi il trattamento non può solo proporre tecniche per ridurre il deficit, ma deve anche proporre affiancare anche una serie di misure compensative per poter avanzare nel percorso di apprendimento (come ad esempio l’uso dellacalcolatrice per i discalculici, che consente di eseguire operazioni aritmetiche per affrontare altri compiti come la risoluzione dei problemi, oppure l’utilizzo di un programma di videoscrittura al computer con correttore ortografico, quando il problema sia la disortografia).
Necessario è anche dedicare uno spazio di lavoro con genitori e insegnanti al fine di favorire una comprensione corretta del problema e l’individuazione di atteggiamenti ed aspettative adeguati.
Screening DSA
Tramite lo screening è possibile verificare se siano presenti difficoltà, nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, riconducibili a disturbi dell’apprendimento.
E’ importante identificare il prima possibile tali disturbi, al fine di poter agire sin dalle fasi iniziali di acquisizione delle abilità funzionali all’apprendimento. Muoversi tempestivamente permette, inoltre, di ridurre il disagio di tipo affettivo e sociale e di prevenire l’insorgenza di disturbi comportamentali.
A fronte di queste difficoltà cronicizzate nel tempo, anche i genitori si smarriscono nella comprensione reale del problema e nell’attivazione di risorse adeguate, con frequenti vissuti di inadeguatezza, rabbia e impotenza, spesso riversati nei rapporti con la scuola.
Pertanto, fin dalla scuola dell’Infanzia occorre saper riconoscere i segnali e, all’occorrenza effettuare un’indagine approfondita per poi intervenire con metodologie idonee coinvolgendol’intero corpo docente in continuità orizzontale con le famiglie e il territorio.
lo STUDIO NOESI propone:
screening in età prescolare (5 anni)
– screening in età scolare (6-7 anni) per individuare lacune o difficoltà su cui è possibile effettuare percorsi di recupero e/o potenziamento
– screening per la discalculia (8 anni)