Sostenere nello studio con il doposcuola
Il team Noesi organizza laboratori individuali di spazio compiti, individuali e di gruppo, gestiti da pedagogiste, al fine di supportare i bambini/ragazzi nell’esperienza scolastica. L’obiettivo è quello di fornire un metodo di studio individualizzato e autonomo consentendo un alleggerimento del carico di lavoro familiare
Acquisire o migliorare la propria strategia di apprendimento
“Sapere cosa fare quando non si sa cosa fare” può essere un buon punto di partenza per definire che cosa siano le strategie di apprendimento.
Anche nel linguaggio comune, quando si parla di strategie si fa subito riferimento, in modo esplicito o implicito, a situazioni problematiche che non possono essere gestite con soluzioni predeterminate e con procedure “automatiche”, ma che, al contrario, richiedono flessibilità, creatività, innovazione. Non si ha bisogno di una strategia quando si sa già cosa fare, quando cioè i compiti richiedono soluzioni di routine. E’ proprio quando le routines non bastano che si manifesta la differenza tra chi rinuncia, si blocca o entra in crisi e chi possiede una bussola per orientarsi nel nuovo e nel problematico, elaborando piani di azione originali.
“Le strategie di apprendimento sono dunque passi, operazioni, comportamenti che vengono messi in atto da chi impara per facilitare, ottimizzare, velocizzare i propri processi di apprendimento. Naturalmente la gamma di campi di applicazione delle strategie dipende da cosa si intende per “apprendimento”.
Ciascuno predilige particolari modalità di elaborazione delle informazioni (stile cognitivo) e le utilizza ricorrentemente.
In una scuola centro di elaborazione e costruzione dei saperi, è priorità didattica fare in modo che gli alunni si rendano conto di come si affronta un compito, si organizzano i materiali e le modalità di lavoro, si individuano gli obiettivi e le strategie da utilizzare. Imparare a scegliere le strategie in funzione degli obiettivi, rende attivo l’apprendimento e facilita un dinamico adattamento dei processi cognitivi ai compiti da affrontare. Si genera così un’intrinseca motivazione ad apprendere, perché mentre si impara ci si rende conto del perché e di come lo si fa. Imparare significa infatti acquisire nuovi elementi di conoscenza, ma anche capire qualcosa della situazione di apprendimento.
Alcune strategie di apprendimento possono essere utilizzate per avviare l’attività di studio fin dalla scuola elementare
Lo studio è elaborazione di informazioni, pertanto un atteggiamento strategico potrà arricchire la capacità di ricavare, selezionare e organizzare informazioni.”
[tratto da “L’educatore”, aprile 2003, num. 20]
Esercizi mirati al potenziamento di abilità strumentali di base
I prerequisiti sono delle abilità cognitive di base necessarie per l’apprendimento delle future abilità scolastiche, come la lettura, la scrittura e il calcolo.
Per acquisire i prerequisiti dell’apprendimento, come la coordinazione motoria di base, la lateralizzazione, la coordinazione oculo-manuale, lo sviluppo delle prassie, la discriminazione viviva e uditiva, si svolgono laboratori, neuromotori e di psicomotricità funzionale, in abbinamento a laboratori di motricità fine al fine di acquisire e migliorare l’uso delle dita, degli occhi e della coordinazione occhio-mano.
I nostri laboratori e le nostre attività motorie sono attivabili dai 3 anni.
Si effettuano inoltre interventi di recupero e compensativi, dai 6 anni, laddove siano verificabili problematiche specifiche riconducibili a disturbi dell’apprendimento.
Potenziamento cognitivo
Il Potenziamento Cognitivo è un percorso pensato per bambini di ogni ordine e grado scolastico, che si propone di stimolare e potenziare le abilità mentali che sono alla base dell’apprendimento – ad esempio l’attenzione, la focalizzazione, la memoria, il problem solving, ecc.
I percorsi si rivolgono a :
-Bambini in età prescolare normodotati, per prevenire le difficoltà di apprendimento e prepararsi all’ingresso nella primaria
– Bambini con ritardo cognitivo a partire dai 18 mesi, per aumentare e stimolare le principali funzioni cognitive già dalla primissima infanzia, nel periodo maggiormente sensibile allo sviluppo
– Studenti con difficoltà di apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia…)
– Studenti con difficoltà d’apprendimento causate da diagnosi specifica (autismo, sindrome di Down, ritardo mentale…)
– Studenti normodotati, ma con difficoltà scolastiche prodotte da cause esterne